Inquietanti lacune rilevate dall’indagine di Altroconsumo

Il problema della raccolta, smaltimento e riciclo delle sigarette elettroniche non è di poco conto in quanto le batterie possono contenere sostanze inquinanti, ad esempio metalli pesanti come litio e nichelio. Questo problema è amplificato dall’introduzione e successo di mercato delle e-cig usa-e-getta che si esauriscono in un paio di giorni. Si tratta di grandi quantità di rifiuti: secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, riportati da Altroconsumo, tra gennaio e aprile 2023, sono state vendute sigarette monouso contenenti oltre 31,9 milioni di ml di liquidi corrispondenti a circa 15,9 milioni di sigarette elettroniche usa e getta vendute in solo quattro mesi. Da questi dati deriva la stima di 132.500 usa e getta vendute ogni giorno che nessuno sa come vengono smaltite.
E’ verosimile che la maggior parte di queste usa-e-getta non vengano differenziate e, di conseguenza, smaltite scorrettamente.

Come andrebbero raccolte e smaltite le sigarette elettroniche

Le sigarette elettroniche hanno una componente elettronica, che è la batteria che governa l’erogazione del vapore per cui, una volta esaurite, sono a tutti gli effetti Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Rientrano nel Raggruppamento R4 “Piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo”.  E’ per questo che la confezione delle sigarette elettroniche riporta il simbolo di un cassonetto barrato che contrassegna i rifiuti Raee (Rifiuto Elettrico o Elettronico). Non vanno gettate nell’indifferenziato, né tantomeno nella plastica.

Ai sensi del DLgs n. 151/2005, le sigarette elettroniche vanno raccolte separatamente e consegnate alle isole ecologiche del Comune che dovrebbero disporre di spazi e contenitori  dedicati a questo tipo di rifiuto.
La norma prevede anche la possibilità per il consumatore di consegnare al rivenditore la e-cig esausta, quando ne acquista una nuova (cosiddetto ritiro 1 contro 1).
Inoltre, la legge prevede anche la possibilità di consegnare la sigaretta elettronica esausta al negozio di apparecchiature elettriche e elettroniche (cosiddetto ritiro  1 contro 0). In questo caso, sono tenuti a ritirare il rifiuto solo i grandi negozi di apparecchiature elettriche o elettroniche, dotati di spazi espositivi oltre i 400 mq,

Perché è importante ridurre l’uso di e-cig usa e getta e promuoverne la raccolta come Raee

Se smaltiti insieme all’indifferenziata, questi rifiuti finiscono in inceneritore o in discarica, contaminando quindi impianti e ambiente con sostanze pericolose presenti nelle batterie: litio metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo, nichel.
Se finiscono nella  plastica, l’intera filiera di riciclo della plastica è esposta a pericolose contaminazioni da metalli pesanti.
Inoltre, le batterie agli ioni di litio, se schiacciate in un camion dei rifiuti o in un impianto di trattamento dei rifiuti, possono prendere fuoco e provocare incendi, come è successo.
Infine, come ha dichiarato ai giornalisti del Bureau of Investigative Journalism, Mark Miodownik Materials ingegnere dei materiali e professore dell’University College of London; “Non possiamo buttare via questi materiali. È davvero una follia in un’emergenza climatica: il litio è una delle cose che alimenterà l’economia verde “.
Il litio, infatti, è impiegato, oltre che in alcune lavorazioni industriali, nelle batterie ricaricabili che alimentano il nostro smartphone, i computer, le auto elettriche e altre apparecchiature, comprese le e-cig. Perciò è un elemento cruciale per il futuro della telefonia, lo sviluppo dell’informatica e la diffusione dell’auto elettrica. Considerando che in una batteria di e-cig ci sono 0,15 g. di lito, in Italia sprechiamo oltre 7 tonnellate di litio all’anno.

I produttori avrebbero un ruolo essenziale

La legge prevede che produttori e gli importatori siano iscritti al Registro Nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Registro AEE). Il registro raccoglie i produttori o importatori che sono tenuti a gestire l’intero ciclo di vita del prodotto anche quando diventa rifiuto. Le aziende sono obbligate perciò a finanziare la gestione dei rifiuti, dalla raccolta, al trattamento e al riciclo con un contributo economico proporzionale alla quota di mercato.

L’indagine Altroconsumo sulle e-cig usa e getta mostra che, su nove aziende coinvolte, solo tre (Elf Bar Vape Pen, Lik Bar Cotton Candy e Vuse Go Bluberry Ice), tutte con sede in Italia, sono risultate iscritte al Registro AEE.
Questi tre prodotti sono anche gli unici che riportano in etichetta il bidoncino Raee di dimensioni sufficienti e, sul foglietto illustrativo, indicazioni su come smaltire correttamente.

I distributori dovrebbero informare i consumatori su come smaltire le e-cig esauste

Il rivenditore o il web site per gli acquisti online dovrebbe fornire al consumatore informazioni sul corretto smaltimento delle e-cig, assicurando il ritiro gratuito della sigaretta usata al momento della vendita di una nuova e-cig. Ma tra i 15 acquisti effettuati da Altroconsumo solo il sito di VUSE Go riporta indicazioni su questo, tutti gli altri siti non dicono nulla in merito.

… e i consumatori?

Benché non ci siano dati ufficiali su cosa i consumatori sanno sullo smaltimento delle sigarette elettroniche, si sa che essi sono molto spesso ignari di cosa significa e cosa comporta il rifiuto Raee. Inoltre, soprattutto i giovani, non conoscono le conseguenze ambientali di una scorretta raccolta dei rifiuti Raee.
Si tratta di un problema ambientale che anche in Italia andrebbe controllato, per assicurare ai cittadini la possibilità di smaltire i dispositivi in modo semplice, come previsto dalla legge. Ma, conclude il report di Altroconsumo “finché i produttori non saranno in regola con l’iscrizione al Registro Aee e con i contributi economici al sistema, una robusta rete di raccolta di questi piccoli Raee (che includa anche il coinvolgimento dei tabaccai) non potrà esistere e, di conseguenza, la comunicazione verso il consumatore su come smaltirli non sarà mai chiara.”

Riferimenti

Altroconsumo. E-cig monouso acquistate sul web: 10 su 15 non hanno l’autorizzazione alla vendita

The Bureau of Investigative Journalism. The rise of single use vapes sending tonnes off lithium to landfill

I rifiuti Raee in Europa

Riconoscimenti

L’immagine in evidenza, con il dettaglio della batteria di una e-cig, è stata ripresa da The rise of single use vapes sending tonnes off lithium to landfill

L’immagine del bidoncino Raee che dovrebbe essere riportato sulle confezioni di e-cig è stata ripresa dal report di Altroconsumo