Molti aspetti della produzione, del marketing e delle vendite di tabacco sono debolmente regolamentati, al contrario dei controlli messi in atto su altri prodotti di consumo potenzialmente nocivi, come l’alcool e i prodotti farmaceutici. Ad esempio, non esistono restrizioni sugli ingredienti delle sigarette, non sono richiesti requisiti relativi all’etichetta degli ingredienti e regolamentazioni varie sulla vendita (incluse molte giurisdizioni in cui non è richiesta la licenza al dettaglio) e la promozione. L’industria del tabacco opera sotto un “incentivo perverso”, secondo cui “più persone ne dipendono e vengono uccise, più soldi se ne ricavano”. A causa delle qualità uniche del tabacco, può essere necessaria una nuova agenzia per invertire l’incentivo perverso. Tale agenzia dovrebbe gestire marketing, sviluppo di prodotti meno dannosi e meno assuefacenti, prezzo, vendite e monitoraggio del sistema regolamentare. In Nuova Zelanda è stato suggerito di finanziare l’Agenzia di controllo con i ricavati delle imposte sulle società del tabacco.

 


Per approfondire

  • Borland R. A strategy for controlling the marketing of tobacco products: a regulated market model. Tob Control 2003;12:374–82.
  • Gray N. The future of the cigarette and its market. Lancet 2004;364:231–2.
  • Gilbert J. Global trendsetter? Uruguay moves to legalize marijuana. Christian Science Monitor 2013.
  • Agence France-Presse. Uruguay marijuana sales delayed until 2015: president. 2014.