I miti sono più potenti della realtà, ma la realtà è insopprimibile: historia magistra vitae.
Lo sviluppo delle conoscenze mediche che dimostrano i terribili danni del fumo, principale rischio per la salute in Italia come in gran parte del mondo, non è riuscito a ridurre i consumi quanto si era sperato. In risposta, l’industria del tabacco ha progettato una campagna di disinformazione scientifica cercando di ritardare, interrompere e sopprimere l’impatto di questi studi, nella mente dei consumatori, al punto che ancora oggi la nocività del fumo è sottovalutata dalla popolazione.
La creazione del mercato della sigaretta va di pari passo con l’invenzione del marketing e delle pubbliche relazioni, strumenti che hanno consentito all’industria del tabacco di radicare profondamente il fumo nella coscienza popolare, per cui fumare non è una dipendenza patologica, che toglie il respiro, invecchia precocemente la pelle, annerisce i denti e rende l’alito cattivo, ma un comportamento normale, cui sono associati significati positivi come libertà, fascino, virilità, potere e così via.
Ancora oggi, in settori importanti dell’Amministrazione, sono radicate idee sconfessate dall’esperienza, come il mito che l’aumento della tassazione comporta una riduzione del gettito fiscale. Ancora oggi, predomina nell’opinione pubblica il mito che fumare è un atto libero e non una dipendenza patologica. Ancora oggi l’industria del tabacco è accreditata presso il governo italiano come un’industria normale che crea lavoro e ricchezza.
Questa sezione è dedicata alla storia della sigaretta ed ai falsi miti che ne costituiscono l’immaginario. Ed ha per epigrafe la celebre frase dal De Oratore di Cicerone: Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis.
La storia invero è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità
STORIA DELLA SIGARETTA
- Il secolo della sigaretta: storia di una epidemia. Dalla nascita della sigaretta al conflitto tra big tobacco e salute
- Bisogna fidarsi delle compagnie del tabacco? La reazione dell’industria alla dimostrazione della nocività del fumo: una controversia o una cospirazione?
- Le tattiche dell’industria del tabacco per resistere alle politiche pubbliche per la salute. Una analisi basata sui documenti dell’Industria, resi pubblici per decisione dei tribunali
- The Insider: la storia di Jeffrey Wigand, alto dirigente di una compagnia del tabacco che mise a nudo il cinismo dei produttori di sigarette
- Fumo e cancro del polmone. La Storia.
- L’industria del Tabacco e la globalizzazione
- Perchè in “007 licenza di uccidere”, James Bond fuma sigarette LARK?
- Penetrazione dell’industria del tabacco USA in Asia, negli anni ’80
- Operation Berkshire: la cospirazione delle compagnie multinazionali del tabacco
Miti della sigaretta
- Mito numero 1: Fumare è un atto volontario di adulti consapevoli
- Mito numero 2: Smettere è solo questione di forza di volontà
- Mito numero 3: Lo Stato risparmia sulle pensioni perché i fumatori muoiono prima
- Mito numero 4: E’ proprio vero che, a una certa età, non vale più la pena smettere di fumare, tanto quello che è fatto, è fatto!?
- Mito numero 5. L’industria del tabacco è un’industria normale
- Mito n. 6. E’ vero il tabacco fa male alla salute, ma fa bene alle casse dello Stato e all’economia del Paese
- Mito numero 7. Le politiche contro il tabacco danneggiano gli agricoltori
- Mito numero 8: in Italia c’è il monopolio e lo Stato ci guadagna, perciò non si mette contro il tabacco!
- Mito numero 9. L’aumento dei prezzi non fa diminuire la domanda delle sigarette, perché la dipendenza è forte. Succede che i fumatori, puniti e tartassati, si impoveriscono e lo Stato ingrassa!
- Mito numero 10: La gente è contraria alle misure di controllo del tabacco che considera vessatorie. Quello che manca è il sostegno pubblico.
- Mito numero 11: L’aumento delle tasse e dei prezzi delle sigarette, fa aumentare il contrabbando.
- Mito numero 12: quasi tutte le persone con problemi di salute mentale fumano molto, non vogliono smettere e non possono smettere! Soprattutto: se smettessero starebbero peggio!
- Mito numero 13: La nicotina riduce lo stress