Aperta la consultazione pubblica sulla nuova Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco

A causa del rapido aumento del consumo di nuovi prodotti del tabacco, come sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, la Commissione europea sta mettendo a punto un aggiornamento della Direttiva Europea Tabacchi 40 del 2014 e della Direttiva 33 del 2003 sulla pubblicità a favore del tabacco. La regolamentazione riguarderà aspetti della produzione come l’impiego di aromi, il marketing, la tassazione nel contesto delle politiche di lotta al tabagismo e tenendo conto dell’obiettivo europeo di una “generazione senza tabacco entro il 2040” (piano europeo contro il cancro punto 3.2).

Parte del processo legislativo europeo è la Consultazione pubblica aperta sia ai cittadini europei che alle organizzazioni o ai gruppi di interesse che possono inviare commenti fino alla mezzanotte del 17 giugno 2022.

La filiera del tabacco sta utilizzando la Consultazione pubblica per opporsi alla nuova Direttiva Europea Tabacchi

La copertina de La Voce del Tabaccaio n. 20 del 2022

Su La Voce del Tabaccaio è comparsa una bellicosa dichiarazione del Presidente della Federazione Italiana Tabaccai dal titolo Tabacco e nuovi prodotti in scena a Bruxelles:
… la Commissione europea sta per presentare il copione per la nuova “rappresentazione teatrale” che andrà in scena nei palcoscenici di Bruxelles e Strasburgo … la trama sembra essere sempre la stessa …. Si parla di intervenire con regole più stringenti anche sui prodotti di nuova generazione, sui pacchetti di sigarette (ecco, di nuovo il plain packaging…), sugli aromi, sulla tracciabilità del tabacco greggio. Insomma, ce n’è per tutti. Filo conduttore da copione, la demagogia, come sempre.
Ovviamente noi, rappresentanti di centinaia di migliaia di piccole imprese familiari europee sotto il vessillo della Cedt (Confédération Européenne des Détaillants en Tabac), non abbiamo intenzione di fare da spettatori o recitare da comprimari in questa commedia. Faremo comprendere agli euro burocrati che questo non sarà un monologo teatrale ma una rappresentazione dove andremo in scena anche noi. Da protagonisti, seri e responsabili, come è nostro costume“.

Chi c’è dietro i tabaccai?

La Cedt è la sigla con cui i tabaccai cercano di esercitare pressione a Bruxelles sulle politiche del settore. Tobacco Tactics riporta che documenti della Philip Morris hanno rivelato che, nell’ambito delle campagne contro la regolamentazione del tabacco, PMI ha creato movimenti “di base” di dettaglianti.
L’uso di voci “indipendenti” è una strategia di terze parti utilizzata dalle aziende del tabacco nel tentativo di aggiungere peso alle loro argomentazioni e dare credibilità alle loro campagne.

Messaggio di Japan Tobacco rivolto ai tabaccai in occasione della revisione 2014 della TPD: il 45% dei prodotti che vendi sono minacciati dai divieti. Agisci ora!

Una storia esemplare

è quella della Direttiva Europea Tabacchi, la Direttiva 40/2014. In opposizione alla revisione del TPD , il 6 settembre 2012 si svolse una manifestazione a livello europeo. I rivenditori ricoprirono le vetrine dei loro negozi con striscioni di protesta, inviarono lettere ai governi nazionali e incontrarono esponenti politici.
Nel corso di una conferenza stampa, il presidente della CEDT affermò che alla protesta avevano partecipato membri in Italia, Francia, Spagna, Grecia, Austria e Polonia. 
Nonostante le notizie secondo cui si trattava di un movimento di base, i documenti rivelavano che PMI aveva ideato la protesta

Anche oggi, la filiera del tabacco si sta mobilitando contro l’aggiornamento della direttiva europea tabacchi

Sigmagazine, il giornale dei produttori di sigarette elettroniche teme che, seguendo le indicazioni del Piano europeo contro il cancro (punto 3.2), la nuova TPD stabilisca misure più restrittive sui prodotti del tabacco, come per esempio il divieto di aromi nei liquidi per sigarette elettroniche.
Infatti, tra le misure previste, figurano il pacchetto di sigarette generico e il divieto totale degli aromi, l’estensione della tassazione ai nuovi prodotti del tabacco e la lotta contro la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione del tabacco su Internet e sui social media.
Per questo, Sigmagazine invita tutti coloro che sostengono la riduzione del danno da fumo a inviare un proprio commento nell’ambito della consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea.
Dal Ministero della salute trapela preoccupazione: l’industria del tabacco è all’opera, direttamente e tramite terze parti, dai coltivatori fino ai dettaglianti, per mostrare che il settore è compatto nella sua contrarietà alla regolamentazione europea. Come è già accaduto in passato, la Commissione Europea sarà sommersa da commenti ostili alla nuova Direttiva sui prodotti del tabacco.


Facciamo sentire la voce del mondo della salute

Dal 2014 a oggi il mercato del tabacco e le strategie di marketing dell’industria per conquistare sempre nuovi consumatori dipendenti dal tabacco sono molto cambiati e i produttori sfidano quotidianamente i divieti di pubblicità e sponsorizzazione, grazie all’azione lobbistica ottengono indebiti sconti fiscali accumulando indebiti guadagni.
Intanto il tabacco resta il primo fattore evitabile di mortalità prematura, di cancro e malattie cardiovascolari in Italia, un prodotto che uccide un consumatore su due.
E’ indispensabile che quanti hanno a cuore la salute partecipino alla discussione sull’aggiornamento della Direttiva Tabacchi, inviando, entro il 17 Giugno 2022, un commento a favore della lotta al tabagismo all’indirizzo della consultazione pubblica.

Per approfondire

La relazione sull’impatto della Direttiva Europea 40-2014

Le due anime del governo italiano in conflitto sulla regolazione europea del tabacco riscaldato

Impatto della Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco del 2014

Le Tattiche dell’Industria del Tabacco per Condizionare la Direttiva Europea sui Prodotti del Tabacco

Piano Europeo contro il Cancro. punto 3.2: Realizzare un’Europa senza tabacco