A favore di una strategia di endgame del tabacco in Italia

Manifesto delle società scientifiche di Sanità Pubblica italiane per il “fine corsa” del tabacco

Il tabacco è ancora la prima causa prevenibile di morte e di malattia a livello mondiale: provoca globalmente oltre 6 milioni di morti l’anno, è responsabile del 4% degli anni di vita persi, il 12% in Europa (Global burden of disease, 2010), e di un costo economico stimato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in 500 miliardi di dollari l’anno. Un fumatore costa in media 71.600 euro in più ai servizi sanitari rispetto ad un non fumatore (Ioannidis 2013).

Eppure in Italia, dopo i successi ottenuti nella lotta al fumo passivo e l’approvazione della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Framework convention on tobacco control), il trattato internazionale messo a punto dall’OMS e sottoscritto da centinaia di paesi, si assiste a una stasi nel varo di strategie efficaci contro questo flagello.

Ogni intervento efficace di lotta al tabagismo fa diminuire il consumo di sigarette fumate, e produce immediati effetti sulla salute. Gli operatori economici, legati alla produzione, lavorazione e distribuzione dei prodotti del tabacco, ed i centri di consulenza da essi finanziati, esercitano pressioni sui governi, sui parlamentari e sulle agenzie centrali agitando lo spettro della diminuzione delle entrate dello Stato. Apparentemente, si tratta di un conflitto fra le istanze economiche (circa 13 mld di €/anno di gettito fiscale, un giro d’affari superiore ai 20 mld di €/anno, oltre a circa 200.000 occupati nel settore) e quelle di salute. Per queste ultime non esistono dati certi, relativi all’Italia. Uno studio commissionato dalla Commissione Europea ha stimato che per il nostro paese nel 2007 i costi del tabacco sono stati di 21.5 mld di € (9 mld di € di costi diretti e 12.5 mld di € di costi indiretti – Tiessen 2010), che non includono i costi, cosiddetti intangibili, dei circa 70.000 morti provocati dal tabacco (Gallus 2011). Tuttavia, considerato che l’elasticità della domanda, rispetto all’aumento del prezzo, è scarsa, c’è da aspettarsi che nel breve-medio periodo, un aumento progressivo delle tasse porti a un incremento delle entrate fiscali, invece di una riduzione (World Bank 1999).

La politica però stenta a trovare il coraggio di promuovere politiche lungimiranti, atte ad ottenere benefici essenziali per la popolazione, anche se talvolta lontani nel tempo.

Le società scientifiche e professionali di sanità pubblica italiane, che operano per migliorare la salute della popolazione, non possono però accettare questa situazione. Per questo sottoscrivono questo Manifesto che sollecita lo Stato Italiano a definire una strategia a lungo termine di “fine corsa” per il tabacco in Italia, che, a livello internazionale, è chiamata “tobacco endgame strategy” (Malone 2010).

Cosa è una strategia di endgame? Abbiamo oggi prove scientifiche che alcuni interventi siano capaci di ridurre sostanzialmente la frequenza di fumatori: politiche di prezzo e di limitazione d’uso, informazione efficace, campagne di mass media, strategie di disassuefazione, interventi di prevenzione primaria. Una programmazione articolata e graduale della loro attuazione nel tempo può portare alla riduzione, progressiva e sostanziale, del numero di fumatori, fino ad arrivare al “fine corsa” in 20-25 anni: l’eradicazione del tabagismo, cioè una prevalenza al di sotto del 5%.

Alcune nazioni hanno già elaborato proprie strategie, e anche fissato la data dell’endgame: la Nuova Zelanda e l’Irlanda nel 2025, la Scozia nel 2034, la Finlandia nel 2040. Altri stati si stanno muovendo in questa direzione come l’Australia, l’Uruguay e il Canada (Thomson 2012).

Una strategia a lungo termine permette di articolare nel tempo gli interventi di riduzione del numero di fumatori, in parallelo con quelli di riequilibrio economico, per consentire di assorbire gli effetti indesiderati dell’auspicato calo delle vendite, sostituendo le fonti di entrata delle accise, orientando diversamente le aziende impegnate nella coltivazione del tabacco e nella sua trasformazione e distribuzione. Il supporto da parte dei cittadini sarà probabilmente elevato: già oggi più della metà dei cittadini italiani (57.8%), ma anche il 42% dei fumatori, sarebbe addirittura a favore  di un divieto totale dell’uso di tabacco (Gallus 2014).

La strategia di “fine corsa”, oltre che includere tutti gli interventi cui lo Stato italiano si è impegnato sottoscrivendo la Convenzione quadro per il controllo del tabacco, deve arricchirsi di altre azioni efficaci ed innovative scaglionate nel tempo, quali ad esempio:

  1. aumenti progressivi della tassazione;
  2. estensione progressiva delle aree di divieto di fumo (ad esempio aree di competenza sanitaria, parchi per bambini, automobili in presenza di bambini, strutture sportive ecc);
  3. riduzione progressiva del contenuto massimo di nicotina nel tabacco (Malone 2013);
  4. strategia di cessazione, incentrata su prestazioni efficaci e gratuite, e supportata da interventi di promozione della cessazione, ad esempio tramite campagne di comunicazione;
  5. destinazione di una parte dei maggiori introiti fiscali, frutto dell’aumento della tassazione,  venga investita in interventi di prevenzione e cessazione;
  6. un programma di riconversione dell’industria del tabacco in Italia e di riqualificazione degli occupati nel settore ed un programma di riconversione del settore della tabacchicoltura;
  7. l’adozione di confezioni generiche per i pacchetti di sigarette e di tabacco;
  8. l’incentivazione della sostituzione del tabacco con prodotti alternativi meno dannosi, come ad esempio prodotti rilascianti nicotina (van der Eijk 2013)
  9. una strategia di comunicazione e narrazione del tabacco e dell’endgame che miri a de-normalizzarne l’uso in Italia, a cui dovrebbero contribuire campagne di mass media, e una condivisione dei valori della strategia con membri influenti della società civile;
  10. la decisione di vietare il tabacco per tutte le generazioni nate successivamente ad un dato anno, ad esempio il 2005 (Berrick 2013)

Le società scientifiche di Sanità Pubblica italiane che hanno sottoscritto questo manifesto, chiamano le istituzioni interessate, il Ministero della salute, il Ministero dell’economia e finanze, il Ministero delle politiche agricole, il Ministero dello sviluppo economico, oltre che la Presidenza del Consiglio, ad un confronto sulla strategia per l’endgame in Italia, e si dichiarano fin d’ora disponibili ad ogni collaborazione al fine di una sua rapida definizione.

 


Per approfondire:

Vedi anche la bibliografia analitica del Manifesto

Strategie endgame LINK a BOX DOCUMENTAZIONE, sotto cartella STRATEGIE ENDGAME

 

Riferimenti

  • Berrick AJ.The tobacco-free generation proposal. Tob Control 2013; 22:122-126.  nlm.nih.gov/pubmed/23591500
  • Gallus S et al. Support for a tobacco endgame strategy in 18 European countries.Pre Med 2014; 67:255-58. ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25117519
  • Gallus S et al.Smoking prevalence and smoking attributable mortality in Italy, 2010. Prev Med 2011; 52:434-438. sciencedirect.com/science/article/pii/S0091743511001216
  • JP, Henriksen L, Prochaska JJ. Endgame: engaging the tobacco industry in its own elimination. Eur J Clin Invest. 2013 Dec;43(12):1366-70. ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24117211
  • Malone RE. Imagining things otherwise: new endgame ideas for tobacco control. Tob Control 2010;19:349–50. ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20876073
  • Malone RE. Tobacco endgames: what they are and are not, issues for tobacco control strategic planning and a possible US scenario.Tob Control 2013;22:i42–i44. http://tobaccocontrol.bmj.com/content/22/suppl_1/i42.abstract
  • Thomson G et al. What are the elements of the tobacco endgame?Tob Control 2012;21:293-95. ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22345272
  • Tiessen J. Hunt P, Celia C et al.Assessing the Impacts of Revising the Tobacco Products Directive. Study to support a DG SANCO Impact Assessment. Final report. RAND Europe, September 2010.http://ec.europa.eu/health/tobacco/docs/tobacco_ia_rand_en.pdf
  • Van der Eijk Y. Development of an integrated tobacco endgame strategy. Tob Control 2013;0:1-5.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24188989
  • World Bank: Curbing the epidemic: governments and the economics of tobacco control (1999) http://documents.worldbank.org/curated/en/914041468176678949/pdf/multi-page.pdf