Presentato in Senato il disegno di legge per estendere il divieto di fumo ad aree all’aperto
L’Associazione milanese Ideal ha organizzato una conferenza (Guarda il video) per chiedere l’approvazione di una proposta di legge per estendere le aree libere dal fumo.
La conferenza stampa ha visto la partecipazione del Senatore Auddino, primo firmatario della proposta, diversi esperti, tra cui la dottoressa G. Veronesi, il dr. Boffi, la Dottoressa MS Cattaruzza. Il Sottosegretario alla Salute P. Sileri e la Presidente della Commissione Sanità A. Parente si sono impegnati ad accelerare l’iter di approvazione.
La proposta di legge n. 580 del Sen. Audino ed altri 52 senatori
Il disegno di legge estende il divieto di fumo ad aree all’aperto in cui le persone si affollano e all’esterno degli ospedali, modificando la legge Sirchia per la tutela della salute dei non fumatori che, nel 2003, introdusse in Italia il divieto di fumo in tutti i luoghi chiusi, pubblici ed aperti al pubblico.

Aree all’aperto in cui la Legge stabilisce il divieto di fumare
- Pertinenze esterne degli ospedali;
- Aree esterne di ristoranti, bar e altri esercizi commerciali adibiti a somministrazione e consumo di alimenti e di bevande;
- spiagge libere e stabilimenti balneari ;
- parchi e aree gioco;
- monumenti pubblici di valore storico e artistico;
- stadi, arene, impianti sportivi;
- altri luoghi pubblici e aperti al pubblico in occasione di manifestazioni o di spettacoli;
- banchine di attesa dei treni e fermate degli autobus.
Le motivazioni della proposta
- Ripetere in Italia esperienze virtuose fatte in Australia, e in modo particolare a Melbourne i cui il fumo all’aperto è bandito, a New York in cui il divieto è stato esteso a strade, piazze, i 1700 parchi, i 25 km di spiaggia, monumenti pubblici, la Svezia in cui il divieto di fumo è stato esteso a parchi, banchine di attesa dei treni, stazioni ferroviarie, ristoranti all’aperto e all’ingresso dei luoghi consentiti ai fumatori.
- In Italia, il divieto di fumo (legge n. 3 del 2003) ha permesso di ottenere risultati rilevanti con la diminuzione del numero di fumatori, ma le evidenze scientifiche dimostrano che anche in luoghi semi-aperti o in aree all’aperto si è esposti a livelli non trascurabili di fumo passivo, come all’esterno di bar e ristoranti, spiagge, lidi, parchi e stadi, luoghi in cui il divieto di fumo è giustificato dalla elevata concentrazione di persone che permangono negli stessi luoghi, spesso insieme a bambini e donne in stato di gravidanza.
- Il Comitato nazionale per la bioetica (CNB), organo consultivo della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha sottolineato che il fumo di tabacco rappresenta ancora la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. Infatti, ogni anno muoiono a causa del tabagismo otto milioni di persone, ai quali si aggiungono 1,2 milioni di non fumatori che perdono la vita a causa del fumo passivo. Il Comitato ha perciò sollecitato Governo e Parlamento sulla necessità di estendere il divieto di fumo ai luoghi esterni, richiamando l’attenzione anche sui mozziconi delle sigarette usualmente abbandonati su strade, spiagge, parchi pubblici, che sono causa di un persistente inquinamento ambientale.
- La UEFA ha più volte ribadito la campagna antifumo negli stadi, allo scopo di proteggere tifosi e personale degli stadi dal fumo passivo e promuovere uno stile di vita sano. Già dal 2012, il Ministero degli interni ha introdotto il divieto di fumo negli stadi, un divieto inefficace perché, senza una legge, non è stato possibile sanzionare le violazioni.
- Nelle banchine delle stazioni e alle fermate degli autobus, le persone si affollano i spazi ristretti e sono esposte al fumo passivo.
Il disegno di legge
Si compone di un solo articolo con due deliberazioni contrassegnate dalle lettere a) b quater) e b quinquies):
a) il divieto di fumare anche all’aperto è esteso alle pertinenze esterne degli ospedali, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
b quater) individua i luoghi aperti in cui non si fuma: aree esterne di ristoranti, bar e altri esercizi commerciali adibiti a somministrazione e consumo di alimenti e di bevande; parchi e aree gioco; monumenti pubblici di valore storico e artistico; stadi, arene, impianti sportivi; altri luoghi pubblici e aperti al pubblico in occasione di manifestazioni o di spettacoli; spiagge libere e stabilimenti balneari.
b quinquies) Il divieto di fumo si applica anche alle sigarette a tabacco riscaldato e alle sigarette elettroniche.
I Proponenti: ben 53 Senatori a favore di più aree libere dal fumo
Auddino, Castellone, Pirro, Angrisani, Corbetta, Granato, Ortis, Trentacoste, Matrisciano, Lucidi, Nocerino, Vanin, Lannutti, Santangelo, Corrado, Floridia, Fattori, Giannuzzi, Romano, Di Marzio, Mautone, Mantero, Di Girolamo, Giuseppe Pisani, Lorefice, Croatti, Quarto, Guidolin, Evangelista, Abate, Campagna, Agostinelli, Fenu, Santillo, Presutto, Accoto, Dell’olio, Romagnoli, Anastasi, Garruti, D’angelo, Pesco, Di Nicola, Perilli, Licheri, Lomuti, Fede, Mantovani, Toninelli, Di Micco, Grassi, Parente, Laus, Nannicini e Buccarella
Esperti intervenuti alla conferenza: Giulia Veronesi (Istituto Europeo di Oncologia, Milano), Roberto Boffi (Istituto Nazionale Tumori, Milano), Donatella Barus (Fondazione Umberto Veronesi), Maria Sofia Cattaruzza (Università La Sapienza, Roma).
Fonte
Conferenza Stampa di Presentazione del Disegno di Legge 1580. Una legge per creare nuovi spazi liberi dal fumo.
Disegno di Legge 1580 Modifiche all’articolo 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, concernente l’introduzione del divieto di fumo in aree all’aperto