I casi continuano a ridursi ma ci sono ancora segnalazioni. Si rafforza l’ipotesi di un ruolo importante dei prodotti da svapo con THC procurati da fonti informali
Casi e Decessi
Al giorno 21 Gennaio 2020, sono stati segnalati al CDC 2.711 casi ospedalizzati di EVALI. Le notifiche provenivano da 50 stati, dal distretto di Columbia e dai territori di Puertorico e delle Isole Vergini.
I dati suggeriscono che l’epidemia potrebbe aver raggiunto il suo acme a metà settembre 2019 (guarda la curva epidemica), ma alcune segnalazioni dagli Stati continuano a pervenire al CDC.
Stato in vita
60 morti sono stati confermati in 27 stati e nel distretto di Columbia. L’età mediana dei pazienti deceduti era di 51 anni e variava da 15 a 75 anni. Altri decessi sono sotto inchiesta.
Sesso
Per 2688 pazienti le notifiche erano complete con i dati sul sesso: il 66% dei pazienti è di sesso maschile.
Età
L’età mediana è di 24 anni, la minima è di 13 anni e la massima di 85 anni. Casi, per classe di età:
- 15% dei pazienti ha meno di 18 anni;
- 37% dei pazienti ha dai 18 ai 24 anni;
- 24% dei pazienti ha dai 25 ai 34 anni;
- 76% dei pazienti ha meno di 35 anni, il 24% ha 35 anni o più
Indagine sulle esposizioni
- Tra 2.022 pazienti ospedalizzati che hanno riferito quali sostanze avevano svapato, con la sigaretta elettronica, nei tre mesi precedenti l’esordio dei sintomi:
- 82% ha riferito di utilizzare prodotti contenenti anche THC;
- il 34% ha riferito di aver utilizzato solo prodotti contenenti solo THC.
- il 57% dei pazienti aveva usato prodotti contenenti anche nicotina;
- Il 14% aveva usato prodotti contenenti solo nicotina;
Presso quali fonti i pazienti si erano riforniti dei prodotti da svapo
- Il 50% dei casi che avevano riferito di usare prodotti contenenti THC ha anche riferito come se li erano procurati.
- il 16% ha riferito di averli acquistati solo da fonti commerciali (centri che dispensano cannabis per scopi medici o ricreativi, altri tipi di negozi, e pop-up shops, cioè negozi temporanei).
- il 78% ha riferito di averli acquistati solo da fonti informali (familiari, amici, spacciatori, online, o altro).
- il 6% ha riferito di essersi rifornito sia fonti commerciali che da fonti informali.
- Il 54% dei casi che ha riferito di aver usato prodotti contenenti nicotina ha riferito anche come se li era procurati.
- il 69% ha riferito di aver acquistato i prodotti solo presso negozi legali.
- il 17% ha riferito di esserseli procurati solo da fonti informali.
- il 15% ha riferito di essreseli procurati sia da fonte commerciale che informale.
- I pazienti più giovani, quelli tra 13 e 17 anni, avevano fatto più frequentemente ricorso a fonti informali per procurarsi i prodotti a base di nicotina o THC .
- Il 94% dei pazienti di 13–17 anni aveva acquistato prodotti contenenti THC solo da fonte informale contro il 62% di quelli che avevano 45 anni o più.
- il 42% dei pazienti di 13–17 anni aveva acquistato prodotti contenenti nicotina solo da fonte informale contro il 12% di quelli che avevano 45 anni o più.
Cause
- Non sono state scoperte prove coerenti di una causa infettiva. Pertanto, la causa sospetta resta un’esposizione chimica.
- Gli ultimi risultati dell’indagine sulle lesioni polmonari associate all’uso di sigarette elettroniche o allo svapo suggeriscono che i prodotti contenenti THC svolgono un ruolo cruciale nell’epidemia.
- A livello nazionale, la maggior parte dei pazienti che hanno riferito dati sulla fonte del prodotto ha riferito di aver acquistato prodotti contenenti Tetraidrocannabinolo (THC) solo da fonti informali, mentre la maggior parte dei prodotti contenenti nicotina è stata acquisita da fonti commerciali. I pazienti EVALI di età compresa tra 13 e 17 anni avevano maggiori probabilità, rispetto agli adulti, di essersi riforniti da fonti informali, sia per i prodotti contenenti THC che per quelli contenenti nicotina.
- I dati provenienti dai dipartimenti di emergenza, riguardanti le sindromi, suggeriscono che l’epidemia di lesioni polmonari associate all’uso della sigaretta elettronica o prodotti da svapo (EVALI = e-cigarette, or vaping, product use associated lung injury) è cominciata nel mese di Giugno 2019 ed ha rapidamente raggiunto il picco nel mese di Settembre. Questi dati sono coerenti con i dati epidemiologici che riguardano i casi ospedalizzati (vedi più sotto “Casi e Decessi”).
- I Dati di Laboratorio supportano precedenti scoperte che permettevano di associare la vitamina E acetato a EVALI.
- In questo studio, un gruppo di campioni raccolti da casi di EVALI di 16 stati diversi, è stato analizzato per presenza di vitamina E acetato, oli vegetali, olio di trigliceridi a catena media, olio di cocco, distillati di petrolio e diluenti terpenici. La stessa analisi è stata fatta su un gruppo di campioni provenienti da 99 persone sane.
- La Vitamina E acetato è stata ritrovata nel liquido di lavaggio bronco-alveolare (BAL) di 48 dei 51 casi di EVALI, ma non era presente in nessuno dei campioni di BAL del gruppo di persone sane.
- I Dati nazionali mostrano che alcuni pazienti affetti da EVALI, dimessi dall’ospedale, sono stati poi ricoverati di nuovo oppure sono morti. Le caratteristiche di questo gruppo di pazienti che hanno avuto bisogno di un nuovo ricovero o sono deceduti indicano che alcune condizioni mediche, come malattie cardiache, malattie respiratorie croniche e diabete, al pari dell’età avanzata, potrebbero rappresentare fattori che aumentano il rischio di malattia e morte tra i casi di EVALI.
La Vitamina E Acetato
- una vitamina che si trova in molti alimenti, incluso oli vegetali, cereali, carne, frutta e vegetali. E’ anche disponibile come integratore dietetico e presente in molti prodotti cosmetici, come le creme per la pelle.
- abitualmente non è dannosa, quando ingerita come integratore o applicata sulla pelle. Tuttavia. precedenti studi suggeriscono che quando la sostanza viene inalata, può interferire con la normale funzionalità polmonare.
- La Vitamina E è impiegata cone additivo nella produzione di sigarette elettroniche o prodotti da svapo, perchè è simile all’olio di THC. E’ anche usata come addensante negli e-liquid.
Altre informazioni:
- Un nuovo studio rafforza l’associazione tra EVALI ed uso di sigarette elettroniche o prodotti da svapo, contenenti tetraidrocannabinolo (THC), ottenuti da fonti informali.
- definizione operativa di caso
- Benjamin C. Blount et al. Vitamin E Acetate in Bronchoalveolar-Lavage Fluid Associated with EVALI. NEJM December 20, 2019. DOI: 10.1056/NEJMoa1916433
- Kathleen P. Hartnett et al. Syndromic Surveillance for E-Cigarette, or Vaping, Product Use–Associated Lung Injury. NEJM December 20, 2019
- Diramato in Italia un allerta di grado 2
- Grave Malattia Polmonare associata a uso di sigarette elettroniche e svapo
- Una riflessione sulle possibili cause in Willingham E. Hunt for Cause of Vaping Illness Suggests Multiple Mechanisms of Damage. Scientific American. 17 Settembre 2019. Leggi la sintesi in italiano.
- Una descrizione dettagliata del focolaio in Wisconsin ed Illinois è pubblicata in: Layden JE, et al. Pulmonary Illness Related to E-Cigarette Use in Illinois and Wisconsin — Preliminary Report . N Engl J Med 2019 Sep 6. doi: 10.1056/NEJMoa1911614.
- Una sintesi su Quotidiano Sanità del 9 Settembre 2019: E’ allarme polmone da svapo