Dopo le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, un nuovo prodotto a base di nicotina sta per invadere l’Italia: le bustine di nicotina
Le bustine di nicotina sono bustine di microfibra, preriempite con sali di nicotina aromatizzati al mentolo o alla frutta. Il consumatore mette la bustina tra le labbra e le gengive e assorbe nicotina attraverso le mucose e ingerendola con la saliva.

Una bustina ha una concentrazione di nicotina compresa tra 3 e 50 mg al grammo. Un pacchetto contiene da 20 a 25 bustine.
I rischi delle bustine di nicotina per la salute del consumatore sono legati agli alti livelli di nicotina che provocano dipendenza e, nei giovani sotto i 25 anni, danni al cervello che è ancora in via di sviluppo. Inoltre, le caratteristiche come gli aromi alla frutta attraggono in particolare i ragazzi. Negli Stati Uniti, dove il prodotto è commercializzato dal 2016, le vendite sono aumentate da circa 163.000 bustine/anno a 46 milioni nel 2020, con canali di vendita che tendono ad essere in prevalenza digitali. (Marynak KL)
Quali regole per le bustine di nicotina in Unione Europea
I prodotti a base di nicotina assorbibile per via orale sono vietati in Europa. Al momento manca qualsiasi regolazione in termini di obbligo di avvertenza per la salute, limite di concentrazione di nicotina, obbligo di un meccanismo di chiusura a prova di bambino, obbligo di notifica degli ingredienti. Non è previsto un divieto di pubblicità.
Industria del tabacco, Bustine di Nicotina e salute pubblica
In astratto, le bustine di nicotina, così come le sigarette elettroniche, potrebbero essere utili ai fumatori adulti se fossero usate come sostituti completi del fumo, ma la realtà è purtroppo diversa. Nei paesi in cui sono in commercio, le bustine di nicotina sono vendute a tutti, compresi adolescenti e giovani non fumatori, ex fumatori e fumatori che vogliono smettere. La nicotina crea dipendenza e la presenza di aromi, così come il marketing rispecchiano le tattiche di marketing delle sigarette elettroniche note per attirare i giovani alla nicotina.
Per questi motivi, ribaditi dall’Istituto Superiore della Sanità, nel 2021, il Ministero della Salute, aveva posto il veto alla commercializzazione delle bustine della British American Tobacco e di quelle di Swedish-Match. Mentre l’azienda svedese fece ricorso al TAR, la BAT ha usato una tattica astuta.
La tattica di aggiramento della BAT, in tre mosse
Per imporre le bustine VELO nel mercato italiano, la BAT ha utilizzato lo stesso metodo adottato dalla Philip Morris nel caso del tabacco riscaldato un prodotto che nel 2014 era nuovo in Italia.
- Prima mossa (mettere i piedi nel piatto): Nell’ottobre 2021 si avvia la costruzione dei Nuovo stabilimento industriale British American Tobacco a Trieste, per la produzione delle bustine di nicotina VELO, la cui vendita è vietata in Italia. In tal modo BAT può acquisire l’appoggio della politica regionale e nazionale, interessata a creare lavoro, qualsiasi esso sia: dal Presidente del Friuli Fedriga (Lega) al Ministro Sviluppo Economico Giorgetti (Lega), Al Ministro delle Politiche Agricole (Patuanelli, Triestino, Movimento 5 Stelle), al Sottosegretario all’Economia Freni (Lega), al Vicepresidente della Camera dei Deputati Rosato (Triestino, Italia Viva);
- Seconda mossa (creare uno spazio normativo): il 25 febbraio 2022 il Parlamento, con un emendamento al decreto milleproroghe, chiamato volgarmente anche assalto alla diligenza per l’influenza di lobbisti e per la scarsità di dibattito e documentazione preparatoria, introduce le bustine di nicotina, come nuovo prodotto nel testo unico accise (Leggi tutto su Tobacco Endgame), creando uno spazio legale per il nuovo prodotto. In questo caso fu importante l’impegno dell’On.le Rosato (Leggi cronaca su Il Fatto Quotidiano)
- Terza mossa (il fatto compiuto): Dopo un pò di mesi, BAT comincia a richiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli quali sono le regole per commercializzare le sue bustine, ma l’ADM ha bisogno del via libera dal Ministero della Salute.
Allora, il 5 Agosto 2022, British American Tobacco scrive al Ministro della Salute chiedendogli di sbrigarsi a dare parere favorevole per la regolamentazione delle bustine di nicotina, un prodotto cosiddetto “modern oral”, spiegando che c’è una fabbrica che si sta costruendo e che già tutti sono d’accordo. E per chiamare in causa tutti, la lettera è inviata per conoscenza a Giorgetti e Pichetto Fratin e al Direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli.
Che cosa accadrà
Questo prodotto arricchirà la gamma di prodotti a base di nicotina. Servirà ai fumatori per consumare nicotina laddove non si può (non si potrebbe mai vietare nei luoghi di lavoro e nei luoghi pubblici). Il marketing cercherà di promuoverlo, come alternativa meno dannosa alle sigarette, tra i fumatori che vogliono smettere e tra gli adolescenti che sono tentati dalla sperimentazione. Le bustine saranno lanciate con il social media marketing e la sponsorizzazione (come quella della Mc Laren in Formula 1).
