il peso sulla salute si sposta sempre più sulla popolazione dei paesi a basso e medio reddito

Conseguenze di salute della globalizzazione del mercato del tabacco, con l’estensione del dominio delle multinazionali nei paesi a basso e medio reddito

Venti anni fa i morti attribuibili al fumo nei paesi ad alto reddito erano il 35%, oggi invece sono il 21% del totale. Oggi, circa l’80% della mortalità attribuibile al fumo è concentrata nei paesi a basso e medio reddito. I dati sono stati ricavati dal database dell’Institute of Health Metrics and Evaluation (Fai click qui)

L’espansione delle compagnie transnazionali di tabacco in America Latina data dagli anni ’60, successivamente, negli anni ’80, si estesero nei paesi asiatici di recente industrializzazione e, a partire dagli anni ’90, in Europa orientale, Medio Oriente ed Africa, sollevando crescenti preoccupazioni.

Come conseguenza di questi cambiamenti del mercato, nei paesi a reddito medio-basso c’è stato un marcato cambiamento nell’epidemiologia di malattie e cause di morte legate al tabacco.

Per saperne di più:
– Per l’andamento del consumo di tabacco consulta Tobacco Atlas quì
– Per le tendenze della prevalenza del fumo, leggi Global trends and projections for tobacco use, 1990–2025
– Per la classificazione dei paesi in base al livello di ricchezza, cioè il PIL (prodotto interno lordo) pro capite, consulta WORLD BANK
– Per una analisi della Globalizzazione dell’industria del tabacco, leggi : Tobacco industry globalization and global health governance. Nature, Palgrave Communications volume 2, Article number: 16037 (2016) |