La FDA ha proposto nuove misure per proteggere i giovani dalle sigarette elettroniche e mettere al bando il mentolo
Nel mese di novembre 2018, il commissario dell’Autorità americana per la regolamentazione del tabacco (la Food and Drug Administration) Scott Gottlieb ha proposto misure per ridurre l’accesso ai giovani dei prodotti del tabacco aromatizzati, che rappresentano “una delle vie più comuni e perniciose con cui i ragazzini iniziano a fumare sigarette”, ed “hanno un impatto negativo soprattutto sui gruppi svantaggiati”. Leggi la dichiarazione in italiano.
Il mentolo è usato come additivo in alcuni marchi di sigarette, perché rende il fumo meno irritante. I fumatori di sigarette al mentolo inalano il fumo più profondamente, hanno più difficoltà ad espellere il fumo dai polmoni e inoltre, con questo tipo di sigarette, i ragazzi iniziano più facilmente a fumare e diventano più rapidamente dipendenti.
Le sigarette elettroniche, in cui la FDA aveva in un primo tempo creduto come una alternativa meno nociva, per i fumatori che non volessero smettere e continuare ad assumere nicotina, stanno avendo una diffusione incontrollata tra i ragazzi.
I dati del National Youth Tobacco Survey del 2018, condotto, come si fa in Italia, tra gli studenti delle scuole medie e superiori, hanno mostrato incrementi sorprendenti dell’uso di sigarette elettroniche da parte dei ragazzini: dal 2017 al 2018, c’è stato un aumento del 78% tra gli studenti delle scuole superiori e del 48% tra gli studenti delle scuole medie. Il numero di studenti che usano sigarette elettroniche è salito da 2,1 a 3,6 milioni, due su 3 usano quelle aromatizzate. Un quadro sconfortante.
La nicotina può danneggiare, nel cervello in via di sviluppo, cioè fino all’età di 25 anni, le parti che regolano l’attenzione, l’apprendimento, l’umore e il controllo degli impulsi. Inoltre l’uso di nicotina nell’adolescenza può aumentare il rischio di una futura dipendenza da altri farmaci.
I dati mostrano che i ragazzini che usano le sigarette elettroniche saranno successivamente più propensi a provare sigarette combustibili. Questo rappresenta un grande rischio per il futuro.
Gottlieb ha dichiarato di voler trovare un nuovo punto di equilibrio nella distribuzione dei dispositivi elettronici: possibilità di usarli per i fumatori adulti per ridurre i danni delle sigarette combustibili e barriera all’accesso per i ragazzi per prevenire la dipendenza dalla nicotina.
Ha detto: “le mie preoccupazioni sull’uso delle sigarette elettroniche da parte dei ragazzi, riguardano in particolare i prodotti con gusti accattivanti. Negli anni passati, le tendenze dei giovani sembravano andare nella giusta direzione: l’uso di sigarette elettroniche tra gli studenti delle scuole superiori aveva raggiunto un picco nel 2015, ma era diminuito nel 2016 e 2017. Quello che non avevo previsto è che, nel 2018, l’uso delle sigarette elettroniche e di altri prodotti senza fumo sarebbe diventato un’epidemia”.
Che cosa dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità sul mentolo
Il mentolo l’aveva già scampata nel 2009
Breve storia sulla pubblicità delle sigarette al mentolo
Per approfondire
Che cosa dice l’Organizzazione Mondiale della Salute sul mentolo
Il gruppo di studio dell’OMS sulla regolamentazione dei prodotti del tabacco ha preparato una nota sul mentolo, che sintetizza i risultati degli studi recenti sugli effetti del mentolo nei prodotti del tabacco, fornendo le seguenti raccomandazioni indirizzate ai responsabili politici e alle autorità regolatorie.
Raccomandazioni
• In considerazione del peso delle prove scientifiche accumulate, si raccomanda un divieto di mentolo nelle sigarette, che dovrebbe essere esteso ai suoi analoghi, precursori e derivati.
• Conformemente agli orientamenti per l’attuazione degli articoli 9 e 10 della Convenzione, i paesi dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di vietare il mentolo anche in prodotti diversi dalle sigarette.
• Nei paesi in cui il mentolo ha scarsa o nessuna penetrazione nel mercato, l’uso del mentolo nei prodotti del tabacco dovrebbe essere vietato in via preventiva.
• Laddove non sia stato applicato un divieto, i paesi dovrebbero attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sugli effetti negativi del mentolo, assicurarsi che esso non giochi alcun ruolo in attività promozionali da parte dei produttori del tabacco e chiedere il sostegno di tutte le parti interessate per arrivare al divieto.
• La sorveglianza sul tabacco dovrebbe includere il monitoraggio dell’uso del mentolo e la valutazione degli effetti di un divieto del mentolo.
• I paesi dovrebbero considerare la possibilità di rendere accessibili servizi per la cessazione, come indicato nell’articolo 14 della Convenzione, per sostenere chi vuole smettere di fumare sigarette al mentolo e, più in generale, chi vuole smettere di usare qualsiasi prodotto del tabacco.
Il mentolo l’aveva già scampata nel 2009
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Nel 2009, il presidente Barack Obama emanò il Family Smoking Prevention and Tobacco Control act, con cui venivano affidati nuovi poteri alla FDA per regolare i prodotti del tabacco e banditi i prodotti del tabacco aromatizzati, come quelli alla frutta, noti per invogliare i giovani a cominciare a fumare. Ma il mentolo, il gusto più popolare per le sigarette, era escluso dal divieto. La strategia di Big Tobacco di sostenere le cause civiche, le organizzazioni, gli eventi culturali e i politici – specialmente nella comunità nera – ha funzionato bene. Nel 2009, il Congressional Black Caucus (il gruppo trasversale di parlamentari neri) si è diviso sul divieto del mentolo, con coloro che da lungo tempo avevano beneficiato dei finanziamenti dell’industria del tabacco che si opponevano al divieto e altri membri del caucus profondamente preoccupati di proteggere la salute della comunità nera. Waxman, il principale architetto della legge, disse che non poteva permettersi di perdere alcun membro del caucus. Il mentolo è rimasto legale.
Fu creato un comitato consultivo della FDA per studiare l’impatto dell’uso del mentolo nelle sigarette sulla salute pubblica e di formulare raccomandazioni. Ora, a quasi dieci anni dalla legislazione del 2009, la FDA sembra pronta ad agire ma l’’industria ha risposto che non esistono evidenze scientifiche a supporto di un divieto del genere e minaccia un contenzioso legale.
Il percorso per rimuovere le sigarette al mentolo si preannuncia tortuoso. Divieti o restrizioni sono stati istituiti in Canada e in diverse città degli Stati Uniti ma sono in arrivo le sfide legali.
Breve storia delle sigarette al mentolo
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Quando le sigarette al mentolo furono introdotte per la prima volta sul mercato, erano pubblicizzate come una sigarette da fumare solo in particolari occasioni, quando si è ammalati o si soffre di tosse del fumatore.
Dal 1950 alla metà degli anni ’70, le vendite di sigarette al mentolo negli Stati Uniti aumentarono in misura esponenziale fino a conquistare stabilmente e mantenere, di lì in poi, il 30% del mercato USA. Questo successo commerciale è stato attribuito alla pubblicità di questi prodotti diretta agli afro-americani, alle donne e ai giovani, in contesti urbani.

Negli anni ’60 la promozione della sigaretta al mentolo si indirizzò verso gruppi ben definiti, a cui legò la costruzione della sua particolare immagine. La Lorillard nel 1969 aumentò gli investimenti pubblicitari per promuovere la sigaretta Newport puntando al mercato afroamericano. A sua volta, British American Tobacco raddoppiò spese e sforzi per aumentare la presenza della sigaretta al mentolo, Kool, delle stazioni radio afro-americane. Si era visto che oltre l’80% dei fumatori neri preferivano il mentolo rispetto al 22% dei fumatori bianchi.
Successivamente, i messaggi pubblicitari cominciarono a prendere di mira i giovani che vivono in un contesto urbano.

Ad esempio, nei primi anni 2000, gli annunci relativi alle sigarette Salem “agitano i sensi” di un modello che si accende una sigaretta, in un’estasi verde e mentolata, prima di affrontare una notte metropolitana. Altre pubblicità delle Salem rivelano chiaramente il target giovanile, ad esempio, uno degli annunci presenta una festa underground, un altro presenta una coppia con un tatuaggio estremo, un terzo presenta una donna vestita in modo succinto sul sedile posteriore di una moto guidata da un uomo in un contesto urbano. Le aziende del tabacco hanno da sempre sfruttato la musica nella pubblicità e nella promozione del marchio per attrarre i giovani, ma il marchio KOOL è stato implacabile nell’adozione della musica e del jazz, nelle sue iniziative promozionali. Secondo i documenti interni dell’azienda, nel 1975, KOOL iniziò a sponsorizzare i festival jazz per rivolgersi ai consumatori afroamericani.

Nel 1980, i KOOL Jazz Festival erano gli eventi preminenti della musica soul nera, in cui il pubblico presente era al 90% nero, al punto che l’azienda, a un certo punto, cominciò a preoccuparsi che l’immagine del brand diventasse associata alla sola popolazione nera. La società intuì che la musica jazz e la musica in generale potevano attirare anche altri gruppi sociali. La musica è una sorta di idea o simbolo pan-razziale, che trascende il colore della pelle del fumatore: “non è la pubblicità per Blacks o Whites o Hispanics, è la pubblicità per tutti quelli che amano la musica.

I fumatori neri sono molto importanti per KOOL, e potremmo creare una campagna pubblicitaria indirizzata solo ai neri, con solo modelli Black. Gli annunci pubblicitari di Kool del 2005 si rivolsero ai giovani, utilizzando lo slogan “Be True”, che esortava i consumatori non solo a essere fedeli a se stessi, ma anche a essere fedeli al marchio.
Successivamente la campagna si modificò leggermente: Be Passionate, Be Original, Be Smooth e Be Bold, tutte cose che piacciono agli adolescenti e ai giovani adulti che cercano di trovare se stessi. Le immagini del Be True erano quelle di musicisti, chitarristi, disc jockey, appartenenti ad etnie diverse. Altre campagne Kool degli anni 2000, mostrano chiaramente che ci si sta rivolgendo a una gioventù urbana, con immagini di graffiti, grattacieli, altoparlanti per la musica.
Per approfondire:
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• Mentolo. Pistone G, Zagà V, Cammarata LM. Il ruolo del mentolo nel tabagismo e in altre dipendenze. Tabaccologia 2015; 4:48-58
• La politica di FDA. Wailoo K. The FDA’s proposed ban on menthol cigarettes NEJM 2019; 380(11):995-997.
• Gottlieb S. Statement from FDA Commissioner Scott Gottlieb, M.D., on proposed new steps to protect youth by preventing access to flavored tobacco products and banning menthol in cigarettes Silver Spring, MD: Food and Drug Administration, 15 nov 2018
• VERSIONE in ITALIANO: Dichiarazione del Commissario della FDA Scott Gottlieb, MD, sulle nuove misure proposte per proteggere i giovani impedendo l’accesso ai prodotti aromatizzati del tabacco e vietando il mentolo nelle sigarette.
• La Legislazione di Barak Obama. Family Smoking Prevention and Tobacco Control Act.
• Pubblicità del mentolo. Stanford Research Into the Impact of Tobacco Advertising Website: Tobacco Advertisements Online (Febbraio 2019)