Sono state create molte aspettative sulle sigarette elettroniche come metodo per smettere di fumare e spesso si dà per scontato che ciò sia vero, ma i risultati degli studi scientifici sono contrastanti.
Da un lato, paiono incoraggianti i risultati degli studi sperimentali, basati sul confronto tra due gruppi di fumatori che cercano di smettere: un gruppo con le sigarette elettroniche e il secondo con altri metodi. Al contrario, i risultati degli studi osservazionali che misurano gli esiti dei tentativi di smettere nel mondo reale, sono per lo più negativi. In questo articolo esaminiamo lo stato dell’arte di questo dilemma.

Cosa ci dicono gli studi clinici
Negli studi clinici, le sigarette elettroniche come metodo per smettere di fumare erano significativamente associate a un aumento della cessazione del fumo. [2,11]
Inoltre, questi studi sembrano suggerire che le sigarette elettroniche accompagnate da un supporto comportamentale intensivo fornito in un contesto clinico aumentano la probabilità di smettere di fumare [12].
Pertanto, alcune sigarette elettroniche potrebbero essere approvate come terapia per smettere di fumare somministrata sotto controllo medico come parte di un programma di disassuefazione. [5]
Cosa ci dicono gli studi osservazionali
Contrariamente ai risultati dei trial clinici, quelli degli studi osservazionali sulle sigarette elettroniche come prodotti di consumo, nel mondo reale, non sono positivi. (2) Considerando una meta-analisi condotta su 20 studi osservazionali su soggetti che volevano smettere di fumare, l’effetto della sigaretta elettronica non è positivo (OR=0,85; IC 95%=0,68-1,06) (2)
Un’altra recente meta-analisi di studi longitudinali sul rischio di ricaduta del fumo ha mostrato che, in ex-fumatori che svapavano sigarette elettroniche, il rischio di ricaduta del fumo di tabacco convenzionale aumentava del 40%, rispetto a ex fumatori che non svapavano. [3]

Recentemente, sono stati pubblicati alcuni risultati dello studio PATH, (Population Assessment on Tobacco and Health), uno studio longitudinale sull’uso del tabacco e su come esso influisce sulla salute, basato su un ampio campione in tutto il territorio degli Stati Uniti [1]. In questo studio, l’efficacia delle sigarette elettroniche nella cessazione del fumo è stata stimata tra i fumatori che avevano fatto, recentemente, un tentativo di smettere. I fumatori che avevano tentato di smettere con le e-cigs sono stati confrontati con quelli che avevano utilizzato farmaci tradizionali, come la terapia sostitutiva nicotinica e la vareniclina. E’ risultato che i fumatori che hanno utilizzato le sigarette elettroniche, nel loro più recente tentativo, avevano meno probabilità di smettere con successo rispetto a quelli che avevano tentato di smettere con farmaci tradizionali.
Lo stesso studio ha cercato di rispondere anche ad un altro interrogativo: se, tra i recenti ex fumatori, il passaggio alle sigarette elettroniche migliora il mantenimento dell’astinenza dalle sigarette combustibili. Il risultato è stato che i soggetti passati alle sigarette elettroniche hanno registrato un tasso di recidiva maggiore rispetto a quelli che non erano passati alle sigarette elettroniche, anche se con una differenza non statisticamente significativa.
Influenza dell’ambiente
Mentre gli studi sperimentali si sforzano di controllare l’influenza dell’ambiente, in modo che i risultati possano essere generalizzati a contesti diversi; gli studi osservazionali, per definizione, dipendono dall’ambente. In particolare, caratteristiche specifiche del paese, come il contesto normativo, influenzano l’uso della sigaretta elettronica, modulando in particolare fattori importanti come l’accessibilità e il costo delle sigarette elettroniche.
In Italia, le sigarette elettroniche sono più economiche delle sigarette di tabacco e dei farmaci approvati per smettere di fumare, che – tra l’altro – non sono a carico del Sistema Sanitario. Ciò potrebbe aver determinato una selezione di utenti di sigarette elettroniche tra i fumatori con difficoltà economiche [7] e risultati deludenti, visto che i fumatori che avevano tentato di smettere con le sigarette elettroniche avevano la stessa probabilità di riuscita (astinenza a sei mesi) di quelli che non avevano usato aiuti e meno probabilità rispetto a quelli che avevano usato farmaci approvati. [8]
Le sigarette elettroniche non riescono a soppiantare quelle tradizionali
Mettendo da parte l’uso per smettere di fumare, bisogna rilevare che la maggior parte dei fumatori di tabacco nel mondo non è così attratta dalle sigarette elettroniche. In Italia, circa il 90% dei fumatori non utilizzava affatto sigarette elettroniche o prodotti del tabacco riscaldati [HTP]. Inoltre, circa il 60% degli utenti di sigarette elettroniche sono utenti duali, ovvero continuano a fumare sigarette convenzionali. [8,9]
Anche in Inghilterra, dove dal 2015 le sigarette elettroniche sono raccomandate come ausilio sicuro ed efficace per smettere di fumare, la situazione non è molto diversa da quella italiana: nel 2021 la percentuale di fumatori adulti che utilizzavano sigarette elettroniche era circa il 17%, un valore stabile dal 2014, e quasi un consumatore di e-sigarette su 3 era un consumatore duale. Di conseguenza, la stragrande maggioranza dei soggetti dipendenti da nicotina (83%) sono ancora fumatori esclusivi di tabacco.[10]

Utilità della sigaretta elettronica per il fumatore e per la popolazione
Se l’utilità della sigaretta elettronica per far smettere di fumare i fumatori è controversa, il marketing diffonde il messaggio che il suo uso è meno dannoso di quello delle sigarette e che la nicotina è praticamente innocua, un mantra che ha convinto parte dell’opinione politica italiana. I produttori di E-cigs hanno così potuto godere di ingiustificati vantaggi fiscali e regolatori e le sigarette elettroniche sono diventate più accessibili per tutti: fumatori e non fumatori, soprattutto quelli giovani.
In realtà la nicotina è una sostanza che crea dipendenza e l’uso di sigarette elettroniche non è innocuo: aumenta il rischio di malattie cardiache e polmonari e di altri problemi come la disfunzione erettile. Inoltre per i minori, raddoppia il rischio di iniziare a fumare sigarette tradizionali più avanti nella vita. (Leggi domande e risposte dell’OMS)
Fonte
Gorini G. Review of: Effectiveness of e-cigarettes as aids for smoking cessation: evidence from the PATH Study cohort, 2017–2019. Mar 4, 2022. Qeios. https://doi.org/10.32388/1KNGWJ
Riferimenti
- Chen R, Pierce JP, Leas EC, Benmarhnia T, Strong DR, White MM, Stone M, Trinidad DR, McMenamin SB, Messer K. Effectiveness of e-cigarettes as aids for smoking cessation: evidence from the PATH Study cohort, 2017-2019. Tob Control. 2022 Feb 7:tobaccocontrol-2021-056901. doi: 10.1136/tobaccocontrol-2021-056901.
- Wang RJ, Bhadriraju S, Glantz SA. E-Cigarette Use and Adult Cigarette Smoking Cessation: A Meta-Analysis. Am J Public Health. 2021;111:230-246. doi: 10.2105/AJPH.2020.305999. Epub 2020 Dec 22.
- Barufaldi LA, Guerra RL, de Albuquerque RCR, Nascimento A, Chança RD, de Souza MC, de Almeida LM. Risk of smoking relapse with the use of electronic cigarettes: A systematic review with meta-analysis of longitudinal studies. Tob Prev Cessat 2021;29:29. doi: 10.18332/tpc/132964. eCollection 2021.
- Berry KM, Fetterman JL, Benjamin EJ, Bhatnagar A, Barrington-Trimis JL, Leventhal AM, Stokes A. Association of Electronic Cigarette Use With Subsequent Initiation of Tobacco Cigarettes in US Youths. JAMA Netw Open 2019;2(2):e187794. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2018.7794.
- Livingston CJ, Freeman RJ, Costales VC, Westhoff JL, Caplan LS, Sherin KM, Niebuhr DW. lectronic Nicotine Delivery Systems or E-cigarettes: American College of Preventive Medicine’s Practice Statement. A J Prev Med 2019;56:167-178. doi: 10.1016/j.amepre.2018.09.010.
- Yong HH, HitchmanSC, Cummings KM, et al. Does the regulatory environment for e-cigarettes influence the effectiveness of e-cigarettes for smoking cessation?: Longitudinal findings from the ITC Four Country Survey [published online ahead of print March 4, 2017]. Nicotine Tob Res. 2017. doi:10.1093/ntr/ntx056.
- Gorini G, Ferrante G; Passi Working Group. The Regulatory Environment and Cost of Electronic Cigarettes in Italy, 2014-2015, Influenced their Use for Quitting. Nicotine Tob Res. 2018 Jul 9;20(8):1029-1030. doi: 10.1093/ntr/ntx172.
- Gorini G, Ferrante G, Quarchioni E, et al.; PASSI coordinating group. Electronic cigarette use as an aid to quit smoking in the representative Italian population PASSI survey. Prev Med. 2017;102:1–5.
- Gallus S, Stival C, Carreras G, Gorini G, Amerio A, McKee M, Odone A, van den Brandt PA, Spizzichino L, Pacifici R, Lugo A. Use of electronic cigarettes and heated tobacco products during the Covid-19 pandemic. Sci Rep 2022;12:702. doi: 10.1038/s41598-021-04438-7.
- Action on Smoking and Health (ASH). Use of e-cigarettes (vapes) among adults in Great Britain. June 2021. Available online: https://ash.org.uk/information-and-resources/fact-sheets/statistical/use-of-e-cigarettes-among-adults-in-great-britain-2021/(accessed on 14 December 2021).
- Hartmann-Boyce J, McRobbie H, Lindson N, Bullen C, Begh R, Theodoulou A, Notley C, Rigotti NA, Turner T, Butler AR, Fanshawe TR, Hajek P. Electronic cigarettes for smoking cessation. Cochrane Database Syst Rev 2021;4(4):CD010216. doi: 10.1002/14651858.CD010216.pub5.
- Kavousi M, Pisinger C, Barthelemy JC, Smedt D, Koskinas K, Marques-Vidal P, Panagiotakos D, Prescott EB, Tiberi M, Vassiliou VS, Løchen ML. Electronic cigarettes and health with special focus on cardiovascular effects: position paper of the European Association of Preventive Cardiology (EAPC). Eur J Prev Cardiol 2020:2047487320941993. doi: 10.1177/2047487320941993.
- Department of Health and Social Care and Office for Health Improvement and Disparities, 29 October 2021. England could be the first country in the world to prescribe medicinally licensed e-cigarettes to help reduce smoking rates. Available at:https://www.gov.uk/government/news/e-cigarettes-could-be-prescribed-on-the-nhs-in-world-first#:~:text=E%2Dcigarettes%20could%20be%20prescribed%20on%20the%20NHS%20in%20England
[1] Lo studio PATH (Population Assessment on Tobacco and Health) è uno studio longitudinale nazionale sull’uso del tabacco e su come esso influisce sulla salute delle persone negli Stati Uniti. Persone provenienti da tutto il paese prendono parte a questo studio. Lo studio PATH, iniziato nel 2013, è uno dei primi grandi sforzi di ricerca sul tabacco intrapresi dal National Institute of Health (NIH) e dalla Food and Drug Administration (FDA) da quando, nel 2009, il Congresso ha conferito alla FDA l’autorità di regolamentare i prodotti del tabacco.