Qualcosa di diverso tra la Ferrari del Gran Premio del Giappone e quella del GP di Australia di marzo


Nella foto a sinistra, l’alettone posteriore della Ferrari riporta la scritta MISSION WINNOW che, nella foto a destra in cui è inquadrata la Ferrari in Australia, non c’è più. La scritta è stata tolta in via precauzionale perché le autorità dello Stato australiano di Victoria hanno avviato una indagine volta ad accertare se la scritta violasse le norme contro la pubblicità del tabacco.

missionwinnow viene presentata come una partnership, tra Philip Morris International, Scuderia Ferrari e Ducati Corse, che sarà incentrata esclusivamente sulla promozione di un mondo senza fumo.
“Il mondo senza fumo” è il mantra della Philip Morris usato per promuovere i prodotti a tabacco riscaldato IQOS. Siccome la pubblicità del tabacco è vietata, si è ricorso a uno stratagemma, pubblicità ad un prodotto del tabacco (le IQOS) diverso dalle sigarette convenzionali. Messaggi allusivi sono impiegati per poter negare l’intento pubblicitario che, invece, appare evidente leggendo le pagine dei giornali dedicate ai motori.

La collaborazione tra Philip Morris e Ferrari è storica, così come quella tra British American Tobacco con la casa di corse Mc Laren. Queste due ultime società hanno annunciato che le monoposto McLaren useranno il logo “a better tomorrow”, tra le cui finalità c’è quella di dare risalto ad alcuni prodotti a tabacco riscaldato, tra cui GLO della BAT.

In Italia, la legge vieta la pubblicità palese e occulta dei prodotti del tabacco, ed anche la sponsorizzazione di eventi e attività (DLvo 16 dicembre 2004 , n. 300, attuazione direttiva UE 2003/33/CE). Per attuare il divieto di pubblicità si dovettero superare molte resistenze, proprio da parte del mondo dell’automobilismo e dei tanti interessi industriali, sportivi e politici legati ad esso. Bisognò aspettare fino al 2008 per vedere sparire la pubblicità dei marchi di sigarette lungo i circuiti di tutto il mondo, ma la Ferrari continuò, per altri due anni ancora, a portare sul cofano un codice a barre che richiamava il logo della Marlboro. Sono passati circa 10 anni e le compagnie del tabacco tornano alla carica.

Tuttavia, le associazioni dei consumatori (Codacons ed Unione Nazionale Consumatori) hanno fatto ricorso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e al Ministero della Salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha richiamato gli stati che hanno sottoscritto la Convenzione per il controllo del tabacco alla piena applicazione dell’articolo 13: divieto di pubblicità del tabacco, promozione e sponsorizzazione.
Si può scommettere che non finirà quì: per vedere come andrà avanti questo conflitto tra ragione e prepotenza, occhi aperti sul Gran Premio del Bahrein dal 29 al 31 Marzo 2019.