C’è un solo fattore di rischio che è cambiato tanto da poter spiegare questi andamenti: il fumo di tabacco.

Secondo i dati dei Registri Tumori Italiani, dal 2003 al 2014 l’incidenza di tumore del polmone è diminuita, negli uomini, passando da 122 a 103 casi all’anno, per 100.000 abitanti, mentre, tra le donne, è aumentata da 25 a 31 casi all’anno, per 100.000 abitanti.
In termini di numero di malati, la riduzione dei tassi d’incidenza ha permesso di prevenire (vedi l’area in verde nella figura), circa 33.000 casi di cancro del polmone di cui 5.614 nel solo 2014. Tra le donne, invece, si sono avuti 15.000 casi in più dell’atteso, 2.460 nel solo 2014 (vedi l’area in grigio nella figura).


La figura riporta, per ogni anno, la differenza tra il numero di casi di tumore del polmone in quell’anno e il numero che avremmo avuto se l’incidenza fosse stata sempre quella del 2003. Il massimo risparmio si è avuto nel 2014 con 5.614 casi in meno tra gli uomini, la massima perdita di salute, sempre nel 2014, con 2.460 casi in più tra le donne.

Considerando tutto il periodo 2003-2014:, ci sono stati in Italia 350.000 nuovi casi di tumore del polmone negli uomini, 115.000 nelle donne, l’andamento è stato diverso tra i due sessi: negli uomini è stato evitato il 9% dei casi, mentre tra le donne si è avuto il 16% in più.

Fonte: Dati AIRTum
Ringraziamo per l’aiuto nella elaborazione e nel commento dei dati Angelo D’Argenzio e Stefano Guzzinati dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori

Per approfondire:
Trama, A., Boffi, R., Contiero, P., Buzzoni, C., Pacifici, R., & Mangone, L. (2017). Trends in Lung Cancer and Smoking Behavior in Italy: An Alarm Bell for women. Tumori Journal103(6), 543–550. https://doi.org/10.5301/tj.5000684

Fondazione Umberto Veronesi Magazine. Donne e Fumo: l’epidemia che non vogliamo vedere (a cura di Donatella Barus)